Un drammatico episodio di violenza domestica ha scosso la tranquilla cittadina di Cianciana il pomeriggio di giovedì 23 maggio, quando un meccanico 34enne ha aggredito con un coltello la moglie di origini polacche e i loro due figli piccoli, di tre e sei anni.
L’uomo, che sarà formalmente interrogato lunedì mattina alle 8:30 nel carcere di Sciacca, è accusato di tentato triplice omicidio.
L’udienza di convalida dell’arresto, fissata dal giudice per le indagini preliminari Antonino Cucinella del tribunale di Sciacca, vedrà la partecipazione del sostituto procuratore Brunella Fava, responsabile delle indagini. Il meccanico è difeso dagli avvocati Maurizio Gaudio e Luca Burgio.
Dall’arresto, l’indagato è rimasto in completo silenzio, rifiutando di parlare sia durante l’intervento dei carabinieri del Nucleo Operativo di Agrigento, guidato dal tenente colonnello Vincenzo Bulla, sia successivamente in carcere.
Gli investigatori sono riusciti a farlo uscire dall’appartamento dove si era barricato dopo l’accoltellamento, evitando ulteriori gesti di autolesionismo. Nonostante ciò, l’uomo si è consegnato solo dopo ore di trattative.
Le motivazioni dietro l’aggressione sembrano radicarsi in tensioni familiari crescenti. Secondo le prime ricostruzioni, una lite con la moglie potrebbe essere stata il catalizzatore dell’attacco; la donna aveva apparentemente annunciato l’intenzione di lasciare il marito e di tornare in Polonia con i bambini.
Le indagini sono ancora in corso per capire la completa dinamica degli eventi e le motivazioni profonde dietro il gesto estremo del meccanico.
La comunità di Cianciana rimane sconvolta da questo atto di violenza che ha colpito una famiglia all’interno della propria casa, un luogo che dovrebbe essere di sicurezza e amore.