“Non possono restare per mesi senza far niente perché si arriva all’esasperazione, qui dovrebbero rimanere per 48 ore. Poi, se uno non sta bene la situazione diventa drammatica. Adesso arrivano i pianti di dolore, i finti moralismi, ma la realtà è questa”. Con queste dure parole sindaco di Lampedusa Totò Martello commenta l’estremo gesto di un migrante che si è tolto la vita niella giornata di ieri. L’uomo infatti, tunisino di 30 anni e ospite dell’hotspot di Lampedusa, si è tolto la vita all’esterno della struttura di contrada Imbriacola, impiccandosi ad una trave nella mattinata di ieri e trovato poco dopo l’insano gesto da alcuni ospiti dell’hotspot. “Si era isolato nell’ultimo periodo” – hanno detto i compagni e nonostante gli psicologi del centro di accoglienza avevano consigliato il suo trasferimento dall’isola a causa del suo disagio psichico, purtroppo la burocrazia e la tempistica sono andati a sfavore del migrante il quale non ha voluto attendere per il proprio futuro.
Di Pietro Geremia