I poliziotti impegnati a Lampedusa nell’accoglienza dei migranti che giornalmente fanno tappa sull’Isola dell’argentino, hanno notato tra gli extracomunitari un giovane egiziano che indossava una maglia quasi uguale a quella in dotazione agli agenti della Polizia di Stato, con tanto di alamari ma senza gradi, il giovane ha affermato di averla acquistata poco prima di partire in un mercatino di Tripoli.
I poliziotti ed i colleghi della capitaneria di porto dopo aver intercettato l’imbarcazione in legno con a bordo 40 persone di varie nazionalità, trasbordate e condotte al molo Favaloro, hanno subito notato il giovane che con fierezza indossava la maglia con la scritta “Polizia”.
Il giovane ha spiegato agli agenti che per lui quella maglia rappresentava un sogno, la speranza di un lavoro in Italia, e appena l’ha notata sulla bancarella, non ha esitato un attimo a spendere i pochi soldi posseduti per sentirsi, almeno nei suoi pensieri, un poliziotto italiano.
Il ragazzo ha raccontato di essere arrivato in Italia dopo un lungo viaggio iniziato a maggio dalla cittadina di Fayoum, nell’entroterra egiziano, dove aveva lasciato la famiglia composta dai genitori e da sei fratelli; aveva raggiunto la Libia, e da lì si era imbarcato su un fatiscente natante in legno, affrontando un pericoloso viaggio per realizzare il suo sogno di raggiungere l’Italia e stabilirsi a Milano, con la speranza di riuscire a trovare un lavoro.












