Un’area confortevole ed accogliente dove poter disegnare, colorare, giocare con le macchinine, costruire puzzle o sperimentare con le costruzioni.

E’ stato allestito anche uno spazio all’esterno dove l’equipe socio educativa della struttura propone piccoli laboratori, animazione socio culturale e dove i ragazzi “più grandi” possono giocare a pallone. Le attività, coordinate da una psicologa, si svolgono tutte le mattine ed un pomeriggio a settimana.

L’hotspot di Lampedusa ospita al momento 250 persone, di queste 7 sono minori arrivati assieme ai nuclei familiari e 165 minori stranieri non accompagnati.

“E’ un giorno importante per l’hotspot di Lampedusa perché offriamo un servizio ai nostri piccoli ospiti- dichiara la direttrice Mihaela Dima-. Nella ludoteca potranno passare, finalmente, dei momenti di svago dopo aver affrontato le terribili fasi del viaggio che li ha portati via dalle loro case e dalle loro abitudini. Siamo convinti- aggiunge- dell’importanza del gioco come diritto dell’infanzia, anche in una situazione particolare, di transito, come quella di un hotspot”.