368 vite perse, fu questo il tragico bilancio di 4 anni fa, quando un barcone carico di migranti naufragò a pochi chilometri dalle coste di Lampedusa. A commemorare il triste anniversario di quel maledetto 3 Ottobre 2013, si sono recati sull’isola il presidente del Senato, Pietro Grasso, il ministro della Pubblica istruzione Valeria Fedeli, e moltissimi giovani da provenienti da ogni parte d’Italia, Spagna, Malta, Francia ed Austria partecipanti al progetto di 4 giorni intitolato “L’Europa inizia a Lampedusa”. Ad accoglierli il sindaco Giuseppe Martello, il quale si è posto alla testa di una marcia silenziosa per le vie di quella che viene considerata la porta d’Europa. “Davanti a questo mare di Lampedusa ci sono 30 mila morti e sono solo quelli contati – dichiara il cardinale Montenegro – ma ve ne sono altrettanti non contati. Vogliamo e dobbiamo smettere di contare i morti. Bisogna abbattere i muri e i reticolati che ingabbiano anche i cuori e continuano a uccidere. Dobbiamo dire con forza Mai più morti. Tutti devono sopravvivere e avere speranza”. Quasi fosse un segno del destino, nelle stesse ore della manifestazione, proprio mentre parla il Ministro Fedeli, la Guardia Costiera intercetta e salva circa 800 persone, salpate dalla Libia su gommoni e barconi, delle quali 7 approdano proprio a Lampedusa al molo Favaloro. Un segnale che indica come le rotte della salvezza intraprese nel Mediterraneo centrale siano tutt’altro che chiuse.