Ad un anno dalle prime segnalazioni, l’elisoccorso di Lampedusa continua a operare senza aria condizionata, esponendo pazienti e operatori sanitari a condizioni estremamente critiche.
Nonostante le denunce e le promesse di intervento, l’impianto di aria condizionata rimane fuori uso, una situazione aggravata dalle temperature estive che spesso superano i 40 gradi.
Questo problema non rappresenta solo un disagio, ma una seria minaccia alla sicurezza, soprattutto per i pazienti cardiopatici particolarmente vulnerabili al caldo.
Un Silenzio Inaccettabile
Nonostante le segnalazioni fatte negli ultimi mesi, nessun intervento concreto è stato messo in atto. Le promesse fatte dai responsabili del Servizio 118 restano inattuate, lasciando l’elicottero in condizioni che la Segretaria Regionale di Fp Cgil Sicilia, Monica Genovese, ha definito “disumane”.
Un Appello Urgente
Genovese ha denunciato ufficialmente questa situazione, sottolineando la necessità urgente di ripristinare l’aria condizionata.
“È disumano non garantire condizioni di salubrità e sicurezza ai pazienti trasportati, agli operatori sanitari e al personale di volo,” ha dichiarato, esortando l’Assessorato della Salute a intervenire immediatamente per risolvere il problema.
La Necessità di Agire
La mancanza di azione non solo mette in pericolo vite umane, ma rappresenta anche un grave affronto al lavoro e alla dedizione del personale sanitario.
È essenziale che le autorità competenti trasformino le promesse in azioni concrete, per garantire la sicurezza di tutti coloro che dipendono da questo servizio vitale.
Questo scenario, rimasto invariato nonostante le denunce, mette in evidenza una grave carenza nella gestione delle emergenze sanitarie, sottolineando l’urgenza di un intervento tempestivo e risolutivo.