Il canicattinese Giuseppe Condello, debutterà al cinema il 23 maggio in un film con Maria Grazia Cucinotta.
Il giovane attore di Canicattì reciterà nel film “Forse è solo mal di mare” diretto da Simona De Simone.
Il lungometraggio è prodotto dalla pratese Cibbè Film, nato da un’idea di Matteo Querci e scritto da Tommaso Santi, e vede la partecipazione di attori di eccellenza come Maria Grazia Cucinotta, Paolo Bonacelli, Barbara Enrichi, Annamaria Malipiero, Orfeo Orlando, Patrizia Schiavone, Cristian Stelluti, Francesco Ciampi e Beatrice Ripa.
Giuseppe, dopo aver recitato in alcuni spettacoli con la compagnia della scuola superiore che frequentava a Caltanissetta , tre anni fa si è trasferito a Palermo per studiare recitazione.
La sua passione per il teatro e la voglia di emergere lo ha portato ad approfondire le tecniche di recitazione studiando alla “Shakespeare Theatre Academy” di Palermo, durante gli studi inizia a lavorare al teatro Franco Zappalà fino ad entrare in tutto il cartellone previsto per il 2019.
Tra gli spettacoli più importanti: “Il berretto a sonagli” di Luigi Pirandello dove ha interpretato “il delegato spanò” “L’arte della commedia” di Eduardo De Filippo e nell’arco di tutto l’anno ha fatto commedie, operette, sceneggiate e musical.
Il film “Forse è solo mal di mare”, che si svolge nella splendida isola di Linosa, parla di un rapporto tra padre e figlia, ed è incentrato sull’incertezza, da parte di una ragazza, Anita, sul rimanere a vivere la solita vita isolana di tutti i giorni, oppure partire e cambiare vita, in questo scenario si trova il personaggio di Mimmo che prova dei sentimenti per lei ma è troppo timido per farglielo capire in tempo.
Francesco, ex fotografo, è un uomo di quarant’anni, toscano, che dopo aver girato il mondo si è riciclato come pescatore a Linosa, dopo aver abbandonato la sua terra natia per amore di un’isolana, Claudia, la stessa che, dopo diciassette anni di matrimonio si allontana dall’isola e dalla famiglia perché si è infatuata di un altro uomo.
Anita ha diciassette anni, è la figlia di Francesco e di Claudia, rimasta a Linosa tra i compagni del liceo scientifico e il talento e il sogno di diventare pianista. Francesco e Anita non possono fare a meno l’uno dell’altra, sono ognuno l’angelo custode dell’altro ma le cose cominciano a cambiare quando la ragazza fa richiesta di iscrizione al conservatorio di Lugano, in Svizzera.
Le vicende personali del padre che non riesce a scacciare il fantasma della ex moglie e quelle della figlia si intrecciano, quindi, nell’attesa di una risposta che potrebbe cambiare le loro esistenze, tra riflessioni e ferite personali, sorprese e colpi di scena.
Sullo sfondo una Linosa quasi deserta, fotografata in una stagione non turistica, dove, in certe giornate di vento e di mare mosso, si può arrivare a sera soltanto attraverso l’ironia. In questa bellissima isola di trecento abitanti emergono personaggi che, agendo nel mondo della scuola, della chiesa, nelle celebrazioni folcloristiche o negli avvenimenti eccezionali, rivelano caratteristiche bizzarre: Nino, il pescatore belloccio e marpione, Amedeo, il personaggio sui generis che aspira a diventare lo speaker dell’isola, Don Enrico, il parroco impegnato a curare le tradizioni della parrocchia e tutta una serie di persone che hanno a che fare con la quotidianità del luogo.
Il tempo scorre inesorabile, scandito dalla pesca e dai “cineforum di strada” organizzati dalle donne, fino all’arrivo di Laura, nuova insegnante del liceo, che altera l’equilibrio di tutti gli isolani, compreso quello di Francesco.













