Furti zone rurali, controlli carabinieri

I Carabinieri della Compagnia di Lercara Friddi, nell’ambito di una specifica attività volta al contrasto dei furti nelle aree rurali, hanno effettuato diversi servizi di prevenzione che, nel pomeriggio di ieri 4 aprile 2018, hanno consentito di trarre in arresto, in due distinte attività ed in due aree particolarmente sensibili, 5 soggetti tutti responsabili di furto aggravato. Ad entrare in azione nel primo pomeriggio di ieri è stata la pattuglia dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Lercara Friddi, che nel transitare in un area sensibile, ovvero la Stazione FF. SS. di Castronovo di Sicilia, in contrada Regalsciacca,  all’interno dell’area di pertinenza della locale Stazione FF.SS., insospettiti dalla presenza di un camioncino all’apparenza incustodito, avvicinandosi sempre più hanno notato un uomo intento ad asportare vario materiale tra cui “chiavarde” e “caviglie” per rotaia, nonché diversi cavi di rame. Immediatamente i militari, procedevano ad una perquisizione sul mezzo industriale rinvenendo altro materiale ferroso nonché diversi arnesi da scasso. Al termine degli accertamenti sono così scattate le manette per il 59enne di Mussomeli (CL), A.V., il quale, su disposizione del Sostituto Procuratore di turno presso la Procura della Repubblica di Termini Imerese è stato trattenuto presso la camera di sicurezza della Caserma di Lercara Friddi per il reato di furto aggravato e nella mattinata odierna è stato sottoposto a giudizio direttissimo davanti al Tribunale di Termini Imerese, dove il Giudice ha convalidato l’arresto ed applicato la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. Altra, efficace attività di prevenzione, sempre nel pomeriggio di ieri, quella posta in essere dai Carabinieri della Stazione di Palazzo Adriano, che ha consentito di trarre in arresto quattro palermitani “in trasferta, i quali sono stati fermati a bordo di due autocarri mentre trasportavano diverse tonnellate di legna, prelevata secondo quanto emerso dagli accertamenti, in sproporzionato esubero rispetto a quanto previsto dalle autorizzazioni concesse. In particolare, i quattro malfattori avrebbero prelevato le diverse tonnellate di legna all’interno della proprietà demaniale sita in contrada Acque Bianche, a confine con il Comune di Bivona (AG), in eccesso rispetto a quanto loro autorizzato.