Ieri mattina la prefettura di Agrigento ha disposto la scorta dopo le gravi minacce di morte ricevute dal commissario Maria Grazia Brandara. L’ex sindaco di Naro infatti, aveva ricevuto nel Municipio licatese una lettera intimidatoria con pesanti minacce alla propria persona dove le veniva intimato di abbandonare il progetto di demolizione delle case abusive da lei stessa iniziato qualche anno fa. Tanti sono gli attestati di solidarietà che arrivano al commissario Brandara, tra cui quello di Marco Di Lello, segretario della Commissione Bicamerale Antimafia il quale dichiara che una rinuncia al mandato della Brandara sarebbe un segnale devastante contro la lotta alla criminalità organizzata, e quello di Claudio Fava, candidato della sinistra alla presidenza della Regione siciliana: “Quanto accade in queste ore a Licata è di una inaudita gravità. Siamo stati accanto al sindaco Angelo Cambiano quando ha cercato di ripristinare il senso della legalità sul suo territorio scontrandosi con tutte le forze politiche. Siamo oggi accanto alla commissaria Grazia Brandara che intende dare seguito alla demolizione delle case abusive e che, a causa di ciò, riceve in cambio solitudine e minacce di morte“.