Una storia tanto assurda quanto incredibile sarebbe avvenuta a Licata, nota città portuale dell’agrigentino.
I genitori di una bambina di solo 9 anni, affidandosi ad un loro connazionale e amico, avrebbero mandato la figlia a studiare la lingua araba e imparare il Corano.
Il luogo dove apprendere una delle culture più belle, ricche ed antiche al mondo sembra però che si sia trasformato in infernale bolgia dantesca per la povera minorenne.
Stando a quanto emerso solo grazie alle confidenze che la ragazzina avrebbe fatto ad una sua amichetta che ne avrebbe parlato in famiglia facendo partire così l’iter procedurale, pare infatti che durante le lezioni il 30enne, originario dell’Africa subsahariana, abbia vigliaccamente abusato sessualmente della propria alunna in più occasioni.
I fatti risalirebbero tra il Gennaio e il Febbraio di quest’anno al seguito dei quali il presunto orco, presumibilmente capendo cosa lo potesse aspettare, si sarebbe dato alla macchia facendo così perdere le proprie tracce.
In merito al caso, il pubblico ministero titolare del fascicolo d’inchiesta avrebbe proceduto alla richiesta, presentata al tribunale di Agrigento, di procedere all’incidente probatorio delle due piccole testimoni così da poter gettare le basi sulle quali basare il dibattimento processuale a carico del trentenne il quale è stato dunque accusato di violenza sessuale aggravata su minore.
Di Pietro Geremia