Il responsabile del centro studi del Movimento animalista Rinaldo Sidoli, ha denunciato il ritrovamento a Licata di più di 50 bocconi avvelenati. Il teatro che ha visto quelli che potremmo definire come macabri ritrovamenti è lo slargo di corso Argentina dove solitamente staziona un numeroso gruppo di randagi e dove sono state inoltre rinvenute tre carcasse. Ad una prima analisi, ciò che salta all’occhio è che tali esche siano state distribuite in maniera capillare, essendo state trovare in più punti sul territorio come a voler fare man bassa dei quadrupedi. “Continuano ad arrivare segnalazioni su corpi devastati dal veleno. È un’emergenza senza precedenti – dice Sidoli – Dopo Sciacca, la strage di Licata. Ora basta, lo Stato deve reagire con determinazione. Non lasciamo soli i volontari siciliani, sono un esempi di coraggio e di grandi valori. Sono la speranza per educare alla legalità“.
Di Pietro Geremia