Gli agenti del commissariato di Licata hanno eseguito un ordine di carcerazione, emesso in pari data dalla Procura della Repubblica di Agrigento, a carico di I.S., pregiudicato palmese di 34 anni, già sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla P.G. presso il Commissariato di P.S. di Licata nonché del divieto di dimora nel comune di Palma di Montechiaro e del divieto di espatrio.

In particolare, il predetto provvedimento giudiziario, con la quale viene disposta l’esecuzione della pena carceraria, in sostituzione delle predette precedenti misure a cui l’indagato era sottoposto per il medesimo procedimento penale, è susseguente alla condanna emessa nel 2017 dal Tribunale di Agrigento, successivamente riformata dalla sentenza emessa nel 2021 dalla Corte di Appello di Palermo e divenuta definitiva il 23.11.2022 a seguito di sentenza della Corte Suprema di Cassazione, che lo ha riconosciuto colpevole dei reati di tentato omicidio e porto abusivo di armi, con irrogazione di pena complessiva di anni 7 e mesi 8 di reclusione.

Invero, l’odierno condannato era stato tratto in arresto, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. di Agrigento, per i predetti reati commessi, in concorso con altro soggetto, ai danni di un palmese (fatti commessi a Palma di Montechiaro in data 13.12.2015).

Pertanto, dopo le formalità di rito, il personale della Sezione Anticrimine del Commissariato licatese ha immediatamente eseguito il predetto ordine di carcerazione e, su disposizione dell’autorità giudiziaria, il condannato è stato condotto presso la Casa Circondariale di Agrigento ove dovrà scontare il residuo di pena di anni 5, mesi 11 e giorni 16 di reclusione.