In seguito all’indagine “Pacchi.it”, incentrata su una serie di truffe online, i giudici della seconda sezione penale, guidata da Wilma Angela Mazzara, hanno condannato sei individui a pene fino a 8 anni e 3 mesi di reclusione.

Il gruppo di truffatori, originari di Licata, è accusato di aver orchestrato frodi attraverso finti acquisti online, arrivando a tentare di ingannare anche un sopravvissuto al terremoto di Amatrice, proponendogli una roulotte a un prezzo irrisorio.

Cristoforo Famà ha ricevuto la pena maggiore di 8 anni e 3 mesi, seguito da Samanta Cicatello, Alessandro Bianchi, Daniela Giannone, Angelo Trupia e Antonina Parroco con condanne variabili.

Nonostante la prescrizione di molte delle 33 truffe riuscite, le pene sono state severe per il riconoscimento di un’organizzazione criminale strutturata.

Il metodo di truffa prevedeva la vendita di vari oggetti online a prezzi bassi, l’uso di schede telefoniche temporanee per le negoziazioni e la sparizione dei venditori dopo il pagamento dell’acconto.

La tracciabilità dei truffatori è stata facilitata in alcuni casi dalle carte PostePay a loro intestate.

L’operazione “Pacchi.it” è stata condotta dai carabinieri l’8 giugno 2017, con numerosi truffati che si sono costituiti parte civile.