Mafia, la Cei non permetterà funerali al boss Totò RiinaNessun funerale o funzione aperta al pubblico per Totò Riina. La chiesa italiana infatti, con una netta imposizione, si scaglia contro i possibili funerali cattolici che potrebbero essere chiesti da parte dei parenti. “È impensabile – dicono i vescovi – per un criminale che si è macchiato di delitti per i quali, come ha detto Papa Francesco, c’è la scomunica, di programmare un funerale cattolico. La Chiesa non si sostituisce al giudizio di Dio ma non possiamo confondere le coscienze” – ha detto il portavoce della Conferenza Episcopale Italiana, don Ivan Maffeis. A dare man forte al portavoce del CEI, vi è pure Monsignor Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale, il quale dichiara: “Trattandosi di un pubblico peccatore non si potranno fare funerali pubblici. Ove i familiari lo chiedessero si valuterà di fare una preghiera privata al cimitero”. Sembrano lontani dunque gli episodi di connivenza tra Chiesa e mafia, che pure si erano verificati: padrini di battesimo scelti nelle cosche, processioni guidate da mafiosi, funerali in pompa magna come quello di due anni fa a Roma per Vittorio Casamonica . Il massimo che il fù boss di Cosa nostra Riina potrà ottenere sarà quindi, qual ora richiesto, una semplice preghiera al cimitero.

Davide Difazio, giornalista iscritto all’albo nazionale dei giornalisti, elenco pubblicisti Sicilia, dal 09/05/2003 N° di tessera 098283, protagonista di diverse trasmissioni televisive in Rai e Mediaset ha collaborato con diverse testate giornalistiche nazionali ottenendo risultati lusinghieri. Fondatore della testata giornalistica Siciliareporter.com, in pochi anni , è riuscito a far diventare il portale un importante punto di riferimento per l'informazione siciliana.