Cinque egiziani, di età compresa tra i 21 e i 28 anni, ritenuti i presunti scafisti di un peschereccio con 674 migranti a bordo, 179 dei quali arrivati ieri a Messina, assieme a cinque cadaveri, sono stati fermati da polizia e guardia di finanza.

La Procura ipotizza i reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e morte come conseguenza di altro delitto.

Secondo l’accusa, basata su testimoni che hanno detto di avere essere stati picchiati con bastoni e cinghie durante il viaggio, i decessi sarebbero avvenuti per disidratazione legata al forte caldo e alla mancanza di acqua potabile, fortemente razionata a bordo.