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La Procura Regionale presso la Corte dei Conti per la Regione Siciliana ha emesso un atto di citazione nel 2023, contestando ai dirigenti Sciacca Gaetano, Garigali Giovanna e Lo Conti Venerando dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Messina la causazione di un presunto danno erariale di €398.753,13. L’accusa si basa sull’omessa adozione tempestiva di procedimenti sanzionatori, violando la prescrizione prevista dalla legge n. 689/1981.

Nel dettaglio, la Procura ha evidenziato che Lo Conti Venerando, dirigente presso l’I.T.L. di Messina dal 2012 al 2014 e poi dal 2019 al 2022, non ha emesso ordinanze di ingiunzione relative agli anni 2013-2014 entro il termine prescrizionale di 5 anni. La Procura ha coinvolto tutti i dirigenti che si sono succeduti nei cinque anni successivi all’accertamento nell’azione legale.

Per difendersi, Lo Conti ha incaricato gli avvocati Girolamo Rubino e Massimiliano Valenza. Durante il processo, hanno sottolineato che i fatti contestati sono stati scoperti grazie alla diligenza del loro assistito, che ha notato l’omissione durante una ricognizione delle pratiche in lavorazione nel 2019.

Gli avvocati hanno contestato l’accusa, affermando che Lo Conti ha mantenuto un elevato grado di produttività durante il suo incarico.

Rubino e Valenza hanno inoltre sottolineato che, in base al principio cronologico nell’organizzazione del lavoro, l’amministrazione non poteva definire i procedimenti più recenti nei primi due anni del mandato di Lo Conti, dovendo invece prioritizzare quelli più vecchi.

La responsabilità di definire tali procedimenti spettava al dirigente subentrante, ovvero a Sciacca Gaetano, in servizio dal 2015 al 2019.

La Corte dei Conti – Sezione Giurisdizionale per la Regione Siciliana, con sentenza del 18.12.2023, ha ritenuto che la condotta di Lo Conti e Garigali non si discosta significativamente da quanto ci si potrebbe attendere da un dirigente pubblico. Pertanto, sono stati esclusi dalla responsabilità del danno erariale a loro imputato.

Invece, la responsabilità è stata accertata per Sciacca Gaetano, condannato al pagamento della metà dell’importo originariamente contestato, pari a €116.438,38.