Il Tribunale di Catania ha imposto gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico a un ventiseienne di Adrano, su richiesta della Procura Distrettuale della Repubblica, per gravi accuse di maltrattamenti in famiglia.
La decisione, presa il 17 giugno 2024, è stata eseguita dalla Polizia di Stato dopo una serie di indagini scaturite dalla denuncia della ex compagna dell’indagato.
Dettagli delle Indagini
Le indagini condotte dalla Procura di Catania e dagli agenti del Commissariato di Adrano hanno rivelato ripetuti episodi di violenza fisica e psicologica perpetrati dall’uomo nei confronti della sua ex compagna e dei suoi familiari. La situazione è peggiorata significativamente dopo che l’uomo aveva appreso della decisione della donna di terminare la loro relazione.
Coraggio della Vittima
Nonostante le minacce e le violenze subite, la donna ha trovato la forza di denunciare il suo ex compagno, contribuendo a mettere fine a un ciclo di abusi che includeva percosse, minacce di morte, e una restrizione quasi totale della sua libertà personale e sociale. L’uomo aveva anche tentato di manipolare i figli per volgerli contro la madre, aumentando ulteriormente il clima di terrore domestico.
Codice Rosso Attivato
A seguito della denuncia, sono state attivate immediatamente tutte le procedure previste dal Codice Rosso per garantire la sicurezza della donna e dei suoi figli, che nel frattempo si erano trasferiti in un luogo sicuro. La misura cautelare degli arresti domiciliari mira a impedire qualsiasi forma di contatto tra l’imputato e le sue vittime.
Conclusioni e Implicazioni Legali
L’episodio mette in luce l’importanza del Codice Rosso e delle procedure di protezione per le vittime di violenza domestica. L’applicazione del braccialetto elettronico è un passo cruciale per assicurare che l’indagato non possa avvicinarsi o comunicare con la vittima, offrendo a lei e ai suoi figli una maggiore sensazione di sicurezza.
La Risposta della Comunità
Questo caso ha suscitato una risposta forte dalla comunità e dalle autorità, dimostrando l’impegno nella lotta contro la violenza domestica e nell’assicurare che le vittime ricevano il sostegno e la protezione necessari.












