Due fratelli di origine tunisina, rispettivamente di 20 e 21 anni, sono stati arrestati a Misterbianco con l’accusa di tentata estorsione, ricettazione e lesioni personali aggravate.

La vicenda è emersa dopo la denuncia di due giovani egiziani, di 23 e 24 anni, vittime di un’aggressione e ricatto per la restituzione di un telefono cellulare.

La Scomparsa del Cellulare e l’Estorsione

L’episodio è iniziato quando uno dei due egiziani, al rientro da una passeggiata con la sua famiglia, si è accorto di aver perso il cellulare. Il giorno successivo, un amico della vittima ha ricevuto SMS da un numero sconosciuto, con cui si richiedeva un pagamento di 100 euro in cambio della restituzione del telefono.

Incontro in Via Garibaldi: Aggressione e Accoltellamento

Dopo una serie di contrattazioni, le due parti hanno concordato un incontro in via Garibaldi. Tuttavia, quando gli egiziani hanno dichiarato di non poter pagare la somma richiesta, i due tunisini hanno dato un segnale e altre due persone, armate di coltello, sono intervenute, aggredendo e accoltellando uno dei giovani alla coscia. Dopo l’aggressione, i malviventi sono fuggiti.

L’Intervento dei Carabinieri e l’Arresto

I due egiziani, feriti e sotto shock, hanno immediatamente chiamato i Carabinieri, che sono intervenuti per prestare soccorso e raccogliere le informazioni necessarie. Dopo una seconda richiesta di riscatto, con un incontro fissato nei pressi del castello di Motta Sant’Anastasia, i militari si sono appostati, riuscendo a bloccare e arrestare i due fratelli tunisini mentre tentavano nuovamente di estorcere denaro.

Le Indagini Proseguono

Le forze dell’ordine stanno proseguendo le indagini per identificare le altre due persone coinvolte nell’aggressione. Nel frattempo, i fratelli arrestati sono stati posti a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa di ulteriori sviluppi.