Un importante passo avanti per l’istruzione e l’infrastruttura locale è stato compiuto ieri a Misterbianco con la cerimonia di posa della prima pietra della nuova scuola dell’infanzia “Da Vinci”.
L’evento segna l’inizio di un ambizioso progetto che vedrà la realizzazione di cinque nuovi edifici scolastici nella città, un’iniziativa resa possibile grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Il sindaco di Misterbianco, Marco Corsaro, ha espresso il suo entusiasmo per il progetto: «Oggi non solo celebriamo l’inizio dei lavori per la nuova scuola “Da Vinci”, ma anche l’avvio di una vera e propria rivoluzione nell’edilizia scolastica del nostro territorio.
Questi investimenti per oltre 7 milioni di euro riflettono il nostro impegno a migliorare l’offerta educativa e le infrastrutture per i nostri giovani».
La scuola “Da Vinci”, che sorgerà in via Barone con un investimento di 1,7 milioni di euro, è solo il primo passo. Seguiranno altre strutture, tra cui un’altra scuola dell’infanzia nel quartiere Montepalma e due nuovi asili nido, uno in contrada Milicia e un altro nel quartiere Lineri, quest’ultimo supportato da un ulteriore finanziamento PNRR di circa due milioni di euro.
Oltre al sindaco Corsaro, alla cerimonia hanno partecipato il vicesindaco Santo Tirendi, il presidente del Consiglio comunale Lorenzo Ceglie, e la dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Statale “Leonardo Da Vinci”, Caterina Lo Faro.
Lo Faro ha sottolineato l’importanza del progetto: «La costruzione di queste nuove scuole è fondamentale non solo per l’educazione, ma anche per insegnare ai bambini a valorizzare e godere di ambienti stimolanti e innovativi».
Il vicesindaco Tirendi, delegato ai Lavori Pubblici, ha aggiunto: «Questo è solo l’inizio di una serie di progetti che trasformeranno Misterbianco, migliorando significativamente la qualità della vita dei nostri cittadini. Stiamo ponendo le basi per una vera rinascita infrastrutturale e educativa nella città».
Questo slancio nell’edilizia scolastica non solo migliorerà l’ambiente educativo per i giovani studenti di Misterbianco, ma rappresenta anche un modello di rinnovamento urbano e sociale che potrebbe servire da esempio per altre città in Sicilia e nel resto dell’Italia.