Un insegnante di Agrigento, assistito dallo studio legale Limblici Palumbo, ha vinto una causa contro il Ministero dell’Istruzione riguardante il riconoscimento della sua qualifica professionale di docente di sostegno acquisita in Romania.

Il Tar del Lazio ha stabilito che il Ministero non ha seguito correttamente la direttiva europea 2005/36/CE, limitandosi a verificare la presenza di un attestato di competenza professionale senza valutare adeguatamente le competenze effettive dell’insegnante o considerare misure compensative per colmare eventuali differenze formative.

La sentenza, depositata il 17 aprile, sottolinea l’obbligo del Ministero di effettuare una verifica concreta delle competenze professionali acquisite dall’interessato nel suo paese di origine e di valutare l’adeguatezza di tali competenze per l’accesso alla professione regolamentata in Italia.