In un’importante operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Messina, sono stati sequestrati beni per un valore stimato di un milione di euro a un individuo ritenuto socialmente pericoloso, originario di Tortorici ma operativo a Montalbano Elicona.
Questo intervento arriva come conseguenza delle indagini legate alle operazioni ‘Terra mia’ del 2018 e ‘Nebrodi’ del 2020, che hanno messo in luce le attività di una complessa organizzazione criminale suddivisa nelle frange dei ‘Batanesi’ e dei ‘Bontempo Scavo’ dei ‘Tortoriciani’.
Le indagini hanno rivelato che il soggetto coinvolto ha avuto un ruolo chiave all’interno dell’organizzazione, mantenendo “strettissimi rapporti con i ‘Batanesi'” e rappresentando la ‘famiglia’ in diversi incontri di alto livello con esponenti della criminalità organizzata di Catania.
È stato inoltre responsabile della gestione del controllo territoriale, delle estorsioni e degli appezzamenti di terreno utilizzati per truffe all’Agea, un’agenzia incaricata di distribuire fondi comunitari nel settore agricolo.
Grazie al lavoro minuzioso degli specialisti economico-patrimoniali del Gico del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Messina, è stato possibile tracciare i redditi diretti e indiretti dell’indagato, portando al sequestro di tre aziende agricole, sei terreni e due conti finanziari. Questi beni, direttamente e indirettamente riconducibili al sospetto, rappresentano un valore complessivo di un milione di euro.
Questo significativo sequestro non solo sottolinea l’efficacia delle forze dell’ordine nel contrastare le operazioni della criminalità organizzata, ma rappresenta anche un duro colpo per le reti criminali che operano nella regione dei Nebrodi, segnando un passo avanti nella lotta contro le attività illecite che minano la sicurezza e l’economia locale.












