Questa mattina, le forze dell’ordine nelle province di Trapani, Palermo, Como e Rimini hanno eseguito un’ordinanza di misure cautelari personali emessa dal Tribunale di Palermo, colpendo 11 persone con accuse di associazione mafiosa e altri crimini.

Di queste, sei sono state mandate in custodia cautelare in carcere, mentre cinque sono agli arresti domiciliari. L’operazione è stata condotta dai Carabinieri dei Nuclei Investigativi di Trapani e Palermo, supportati da personale dell’Arma territorialmente competente.

L’indagine, guidata dal Nucleo Investigativo di Trapani e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, ha portato alla luce gravi indizi di collusione tra membri della mafia di Salemi, figure chiave di Cosa Nostra palermitana e imprenditori locali.

Le accuse includono la fittizia attribuzione di quote aziendali a due imprenditori di Palermo per facilitare l’utilizzo di denaro illecito nell’acquisto di supermercati in Sicilia occidentale, nonché la turbativa d’asta in una gara per l’energia elettrica a Favignana, favorita da pagamenti illeciti a imprenditori per garantirsi contratti.