Ondata di caldo pazzesca. Tre giorni fa, Martedì 10 Maggio, abbiamo segnalato che nella città di Jacobabad, in Pakistan, il termostato ha fatto registrare una temperatura di 49°C; oggi, Venerdì 13 Maggio, la mostruosa ondata di caldo non solo non accenna a placarsi ma addirittura continua imperterrita a battere record su record con il termostato che ha raggiunto la mastodontica temperatura di 50,2°C.

Se il caldo è asciutto, torrido, sulle zone interne soprattutto dell’India e in Pakistan, sulle zone costiere e nel Bangladesh le condizioni di umidità che si associano alle temperature sono davvero letali. Parliamo di umidità prossime al 70/80% con temperature massime che superano i 35/36°C, valori percepiti dal corpo umano intollerabili e superiori ai 50°C. Non c’è scampo anche per quelle popolazioni abituate ad un clima così caldo. L’unica soluzione sono i climatizzatori e di conseguenza l’aumento di consumo di elettricità che sta causando blackout a decine di migliaia. 

Ironia della sorte per produrre più elettricità è aumentata anche la richiesta di carbone fossile da bruciare nelle centrali a carbone, e sappiamo bene che la combustione di carbone è una delle principali cause del riscaldamento globale. Un cane che si morde la coda potremmo dire. Questo caldo estremo sta avendo conseguenze drammatiche anche sull’agricoltura, soprattutto sulla produzione di grano.

Di Salvatore Gioacchino Cacciato