Salvatore Muratore, ex colonnello dell’esercito accusato di violenza sessuale ed assistito dagli avvocati Vincenzo Lo Re e Paolo Libassi, è stato condannato a sei anni e due mesi nel processo per rito abbreviato svolto davanti al gup Marco Gaeta. Il pm Giorgia Righi aveva chiesto dieci anni e il giudice inoltre, ha escluso l’aggravante dell’aver commesso gli abusi da appartenente alle forze dell’ordine. L’inchiesta è iniziata ad aprile 2016, dopo la denuncia di due ragazze minorenni e della madre, che hanno raccontato di aver subito violenza sessuale da parte di Muratore. L’ufficiale infatti, pare che facesse parte di un gruppo di preghiera e si sarebbe spacciato per guaritore esorcista. Secondo le indagini, avrebbe convinto le due donne di essere possedute dal demonio costringendole, in quella che lui definiva una sorta di “preghiera di liberazione”, a essere palpeggiate, inoltre, pare che in un episodio ci sia stata pure una tentata violenza sessuale: “Se non metti le mani nelle parti intime – avrebbe detto Muratore alle vittime – non ti liberi dal demonio”. Dalle denunce si è arrivati a identificare anche il frate cappuccino, don Salvatore Anello, processato separatamente”.