Non sempre la famiglia è un porto sicuro dove poter attraccare. Lo sa bene una donna romena di 22 anni costretta, da connazionali appartenenti al suo stesso nucleo familiare, a prostituirsi dietro la minaccia di morte ai danni della propria figlia. Nel dettaglio, i familiari della donna l’avrebbero convinta a trasferirsi a Palermo con la figlia di tre anni promettendole un lavoro da badante, ma una volta arrivata in città però presto ha capito che la sua avventura in Italia si sarebbe trasformata in un incubo. I parenti infatti, al fine di non farla fuggire, le avrebbero requisito i documenti costringendola quindi a prostituirsi in strada minacciando ritorsioni nei confronti della figlia. Dopo giorni di continue vessazioni, la giovane mamma è stata convinta da un cliente a denunciare le violenze subite alle forze dell’ordine provocando quindi l’arresto dei propri aguzzini, i quali sono stati condannati con pene dagli 8 ai 13 anni dalla corte d’assise di Palermo per sequestro di persona a scopo di estorsione, riduzione in schiavitù e sfruttamento della prostituzione e violenza sessuale.
Di Pietro Geremia