Alle prime ore di stamattina, nella città di Palermo, i militari del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Palermo Piazza Verdi hanno dato esecuzione a 39 provvedimenti cautelari (14 in carcere, 17 domiciliari e 8 dell’obbligo di presentazione alla P.G.) emessi dall’Ufficio Giudice per Indagini Preliminari di Palermo su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia.
Le indagini hanno fatto emergere gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti aggravata dalla disponibilità di armi e spaccio di sostanze stupefacenti.
Le investigazioni hanno consentito di acquisire un grave quadro indiziario, sostanzialmente accolto dal G.I.P., secondo il quale sarebbe emersa l’esistenza di un’organizzazione criminale dedita al traffico di sostanze stupefacenti, operante nel quartiere Sperone di Palermo, consentendo l’individuazione della struttura, delle dinamiche organizzative e delle relative strategie criminali.
Stando a quanto riportato nell’ordinanza cautelare, sussistono gravi indizi con riguardo a quanto segue:
Le indagini consentono di stimare che la piazza di spaccio avrebbe garantito al sodalizio consistenti profitti, valutati nell’ordine di 1,8 milioni di euro su base annua. Nel corso dell’attività sono stati già operati alcuni arresti in flagranza di reato, segnalate alla locale Prefettura numerosi acquirenti e sequestrati circa 1 kg di stupefacente e oltre 5000 euro in contanti circa.
Agli indagati sono stati contestati oltre 1.650 singoli episodi di spaccio, ma le emergenze investigative consentono di stimare il numero di cessioni in oltre 500 giornaliere. È obbligo rilevare che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, pur gravemente, e che la loro posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente solo dopo la emissione di una sentenza passata in giudicato in ossequio al principio costituzionale di presunzione di non colpevolezza.