Risponde il provveditorato in merito alla vicenda legata al preside La Rocca che, all’interno del proprio istituto, tramite circolare, ha vietato l’uso di simboli religiosi e preghiere prima della merendina e anche durante l’ora di religione. Marco Anello infatti, provveditore di Palermo, sulla decisione intrapresa dal dirigente scolastico si esprime così ai microfoni: “L’operato del preside è corretto, avrebbe però dovuto prima interloquire con le famiglie e spiegare i motivi di tale scelta. L’ora di religione non è stata abrogata così pure il crocifisso non è stato rimosso dalle classi, dunque non vi è alcuna violazione delle norme – spiega Anello -. Altra cosa sono le preghiere, atti di culto che invece contraddistinguono un tipo di scuola religiosa. Queste attività non sono consentite durante l’orario scolastico. Tuttavia, trattandosi di abitudini consolidate, sarebbe stato meglio parlarne prima coi genitori”. Sulla circolare firmata dal preside è quindi scoppiato un vero e proprio caso mediatico, in cui le prime a fare sentire la loro voce sono state le mamme dei piccoli studenti, i quali il giorno dopo la decisione di La Rocca sono entrati in classe con i rosari al collo, in segno di protesta.