I Carabinieri della Stazione Palermo Centro, nell’ambito di un servizio volto al contrasto dello spaccio e del consumo di  sostanze stupefacenti tra i giovani, prossimo al quartiere “Capo”,  hanno tratto in arresto  un giovane pusher G. D., 19enne del luogo, con l’accusa di spaccio e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. I Carabinieri, durante i normali controlli del quartiere, notavano la presenza sospetta di un giovane nelle zone di aggregazione giovanile è sempre più intensa, che gestiva presumibilmente lo spaccio al dettaglio. L’attenzione degli investigatori, nel corso del servizio antidroga di non facile fattibilità, vista la presenza di vedette, si è soffermata fin da subito su un soggetto, che con fare sospetto, effettuava vari scambi con presunti acquirenti. Il modus operandi dello spacciatore, si avvicinava ad un luogo, al di sotto della quale aveva occultato la droga. Il pusher subito bloccato è stato trovato in possesso di un pacchetto di sigarette con all’interno cinque dosi di “cocaina”,  pronte per essere spacciate al dettaglio, che abilmente occultava sotto una lastra di marmo e pertanto arrestato con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti. L’attività dei Carabinieri non si è conclusa con l’arresto del giovane pusher, ma bensì registravano l’insolita presenza della di lui madre, che frettolosamente si allontanava dalla loro abitazione, quindi dal quartiere, con una busta della spesa. Tale atteggiamento non sfuggiva all’attenzione dei Carabinieri, che bloccavano la donna T.M., 55enne del luogo, la stessa si dimostrava insofferente ed alla richiesta degli operatori consegnava, l’intera confezione risultata contenere più di un chilo di “marijuana”. Tutta la sostanza stupefacente recuperata nel corso dell’operazione antidroga è stata sottoposta a sequestro e sarà contestualmente analizzata dal L.A.S.S. del Comando Provinciale Carabinieri di Palermo, al fine di accertare l’esatto principio attivo delle stesse. La competente Autorità Giudiziaria, che ha coordinato le indagini disponeva il rito direttissimo per  madre e figlio. Il giudice, dopo la convalida dell’arresto, ha disposto per entrambi la misura cautelare degli arresti domiciliari.