L’aggressione risale al pomeriggio dell’11 febbraio, quando al 112 era giunta una telefonata che segnalava un’aggressione sulla linea 1 del tram, all’altezza di via Pecori Giraldi.


Sul posto erano arrivati i Carabinieri delle Stazioni di Brancaccio e Acqua dei Corsari che avevano ascoltato i testimoni, ricostruendo la dinamica dei fatti. Pochi minuti prima, due verificatori dell’azienda di trasporti, avevano chiesto ad un giovane di circa 20anni di esibire il titolo di viaggio.

Il passeggero invitato a scendere dal mezzo, aveva colpito con un pugno al volto uno dei due controllori fuggendo di corsa e facendo perdere le proprie tracce. La vittima trasportata presso l’ospedale Buccheri La Ferla, dopo essere stata visitata, era stata dimessa con prognosi una prognosi di gg. 5 per “trauma cranico non commotivo con ecchimosi post traumatica padiglione auricolare sx”.

I Carabinieri della Stazione di Brancaccio acquisite le immagini del sistema di videosorveglianza del tram, avevano estrapolato la sequenza dell’aggressione, isolando i frame che ritraevano il volto del giovane aggressore. Fondamentale il coordinamento con i colleghi del Commissariato Palermo Libertà, che hanno indicato ai Carabinieri della Stazione Carabinieri di Brancaccio la possibile identità del giovane ritratto nei frame.

Così dei due casi di aggressione, verificatisi dall’inizio dell’anno a Palermo, ai danni dei dipendenti AMAT sulla linea 1 del tram (il secondo avvenuto solo domenica scorsa, e su cui sono indagini in corso) il primo ha già un responsabile assicurato alla giustizia. Infatti, Z.g. palermitano classe 2000, volto noto alle forze dell’ordine, è stato deferito in stato di libertà per lesioni personali, violenza a incaricato di pubblico servizio e interruzione di un servizio di pubblica utilità.