La dottoressa del pronto soccorso di Patti si è difesa per ore davanti alla commissione ispettiva regionale, nominata dall’assessore alla Salute Giovanna Volo, per l’immobilizzazione della gamba fratturata di un paziente, il 30enne Elia Natoli, utilizzando del cartone.
La scelta è stata dettata dall’assenza di presidi monouso.
“Il pronto soccorso era pieno e dovevo trovare presto una soluzione per assicurare le cure agli altri malati”, ha dichiarato la dottoressa.
La commissione contesta alla dottoressa diverse mancanze:
Elia Natoli è stato sentito dalla guardia di finanza riguardo all’incidente. L’Asp di Messina ha rimosso la responsabile del pronto soccorso, nominata con una procedura irregolare, e ha messo sotto inchiesta la dottoressa coinvolta nell’episodio.
Anche il direttore sanitario e la capo-sala, che non hanno vigilato sui rifornimenti, rischiano provvedimenti.
La vicenda ha suscitato notevole clamore, portando la Regione ad inviare ispettori. La Procura di Patti ha aperto un fascicolo di “atti relativi”, non ancora un’inchiesta formale, ma indagini preliminari per verificare se sussistono estremi di reato.
Questo episodio sottolinea la necessità di una gestione più attenta delle risorse sanitarie e la vigilanza costante per garantire standard adeguati di assistenza ai pazienti.