Nei giorni scorsi gli uomini dell’arma dei carabinieri di Siena hanno scoperto una vera e propria chat degli orrori in cui si condividevano delle torture in diretta su minori poi uccisi, violenze sessuali, della possibilità di interagire in tempo reale con gli aguzzini.

L’inchiesta è scaturita in seguito alla denuncia di una mamma che aveva scoperto all’interno del telefono del figlio una serie di foto e video del genere proibito.
Una volta denunciato il fatto gli investigatori hanno fatto partire gli accertamenti dai quali sarebbe emerso come alcune persone avessero creato sempre nel Dark Web una sorta di servizio a pagamento, rigorosamente in Bit Coin ed altre criptovalute, un cui venivano custoditi e scambiati foto e video inneggianti al nazismo e all’Isis e spesso anche contenenti scene di violenza sessuale o addirittura filmati in presa diretta che si concluderebbero con torture della peggio specie, amputazioni disumane e morte finale della vittima.

Al momento in questa inchiesta sono indagate 25 persone, tutti minorenni e sparsi in varie parti d’Italia, alle quali sono stati sequestrati pc, tablet, chiavette usb, memorie esterne e cellulari.