I crolli del Bitcoin sono segnalati come i suoi massimi. Eppure le persone continuano a investire. Continuate a leggere per saperne di più.

Il Bitcoin è la criptovaluta più famosa al mondo ed è stata presentata per la prima volta sulla rete nel 2008 da Satoshi Nakamoto. Nessuno ha mai visto il vero volto di Nakamato e le tesi più accreditate fanno riferimento al suo nome come a uno pseudonimo dietro al quale si cela un gruppo di attivisti cypherpunk. 

I cypherpunk furono i primi a teorizzare un nuovo sistema economico internazionale, più democratico e diretto, che slegandosi dall’influenza delle tradizionali istituzioni come banche centrali e governi nazionali, avrebbe creato un equilibrio sociale.

Un ruolo fondamentale in questo nuovo processo è legato alle potenzialità della crittografia informatica, una tecnologia che è alla base delle criptovalute stesse, perché grazie a essa ogni operazione può essere tracciata e validata da un’intera rete di utenti e non solo da un attore terzo come appunto le istituzioni finanziarie.

Quella che sembrava solo utopia, nel breve volgere di qualche anno si è rilevata una possibilità reale, grazie all’espansione delle criptovalute e del Bitcoin in prima battuta.

Il ruolo del Bitcoin nello scenario economico internazionale

Quando è stato lanciato su internet, il Bitcoin valeva solo pochi centesimi di dollaro. Con il passare degli anni, ha toccato invece valori altissimi, sfiorando quasi i 58mila dollari nel novembre del 2021. La crescita costante di questa criptovaluta ha ampliato la platea di tutti coloro che avevano investito in questo mondo e costantemente controllavano il cambio Bitcoin, ma allo stesso tempo ha fatto in modo che anche le altre criptomonete crescessero, e con esse l’importanza che questo asset economico rivestiva sullo scenario internazionale.

A distanza di anni, il Bitcoin e le altre monete virtuali hanno acquisito importanza come valuta digitale alternativa a quelle tradizionali, alimentando anche gli investimenti nella tecnologia della blockchain e degli usi alternativi ai metodi di pagamento digitali.

La scelta di El Salvador e della Repubblica Centrafricana

Un evento storico nella storia del Bitcoin e nel mondo delle criptovalute è quello legato alla scelta che ha messo in pratica il governo dello stato di El Salvador, in America Centrale. Nel settembre del 2021, infatti, ha ufficialmente adottato il Bitcoin come moneta a corso legale, affiancandola al dollaro americano. Una decisione che ha fatto proseliti.

Qualche mese dopo, infatti, la Repubblica Centrafricana è diventato il primo paese africano ad adottare il Bitcoin come valuta nazionale. Un ulteriore segnale di come il fenomeno delle criptovalute non possa essere circonstanziato al mondo degli investimenti digitali, ma rappresenti invece il segnale di qualcosa in più.

L’adozione del Bitcoin come sistema di pagamento


Gli esempi non finiscono qui, perché nel centro dell’Europa, in Svizzera per la precisione, il Bitcoin ha acquisito un ruolo da protagonista, tanto da essere adottato anche dal comune di Lugano come sistema di pagamento per le tasse e le imposte comunali.

Nonostante le oscillazioni di valore, dunque, il Bitcoin negli anni ha saputo raccogliere interessi trasversali che lo hanno consacrato come una realtà nel mondo dell’economia internazionale, tanto da aver costretto le istituzioni e i governi nazionali ad accelerare il processo per definire con chiarezza il perimetro legislativo e la relativa regolamentazione del mondo delle criptovalute.