Di Serena Milisenna.

Ancora un importante riconoscimento per l’eclettico artista di Ravanusa che ha ritirato l’ambito premio durante la celebrazione tenutasi nel piazzale del Castello a Marineo.

La Giuria, composta da Flora Di Legami, Aldo Gerbino, Michela Sacco Messineo, Giovanni Perrone, Ida Rampolla, Tommaso Romano, Ciro Spataro, Delia Pecoraro e Rita Cedrini, ha dato la seguente motivazione: “Il titolo della raccolta “Senza chjù sciatu” è sicuramente emblematico poiché per l’autore la poesia dialettale è il luogo dove le voci della sua interiorità acquistano il timbro di una intensa liricità.

Al centro di questa poetica si leggono i segni essenziali della comunità di Ravanusa e del suo patrimonio linguistico, i richiami nostalgici dei luoghi della memoria nonché il tessuto esistenziale delle relazioni autentiche tra il poeta e il territorio che lo circonda. Una forte esperienza interiore quella di Girolamo La Marca con liriche di alto profilo soprattutto per le affascinanti figurazioni della lingua siciliana”.

L’opera è da considerarsi come una “naca” (culla) di nostalgia e gramigna dove i lettori possono dondolarsi, ricordando i vecchi tempi, le atmosfere dei cortili, le gerarchie sociali di un tempo trascorso, le nonne, “li cunti”, le leggende paesane, la luce della vita e il suo dolore. Con i suoi versi La Marca condivide e divulga sentimenti di appartenenza, cara sua compagna di vita e, al tempo stesso, destino atavico.

L’emozionante premiazione, curata dal Circolo Culturale, è stata presentata dall’attrice Stefania Blandeburgo, coadiuvata da Marisa Palermo, che ha letto e interpretato i brani delle opere designate.

L’altro I premio ex aequo è stato assegnato a Fabio Messina, con la raccolta “Sicilia chi passioni”. Tra gli altri premiati anche l’attrice Donatella Finocchiaro, a cui è stato conferito il Premio Speciale Internazionale Marineo che la Giuria assegna ogni anno ad una personalità di notevole prestigio culturale: “È il riconoscimento (…) – ha dichiarato Salvatore Arnone, presidente del Circolo Culturale – per le doti dell’artista siciliana che fin dal suo esordio con il film Angela di Roberta Torre si è rivelata un’attrice completa soprattutto per l’intensità recitativa”.

Nato il 3 Febbraio 1955, Girolamo La Marca è scrittore, scultore, pittore, vignettista, giornalista locale e autore di canzoni come “Nassirya” dei Teppisti Dei Sogni e “Beddra Matri di Lu Cummentu”, poesia musicata e ormai patrimonio della comunità ravanusana.

Noto alla critica e nel circuito letterario per i numerosi riconoscimenti nazionali e regionali ottenuti con la sua vasta produzione poetica in italiano e in vernacolo, La Marca con “Senza chjù sciatu” ricorre alla lingua dei padri come mezzo lirico di sanguigna comunicazione e di ricerca delle radici storiche e culturali che riguardano il suo paese di origine.

Senza Chjù Sciatu” traccia la rotta di antichi luoghi, profumi, sapori, modi di dire e suoni tipicamente ravanusani: la silloge restituisce al lettore, da un lato, la memoria storica locale e, dall’altro, gli interrogativi esistenziali che riguardano l’evolvere dell’individuo nella vita e in un ambiente tipicamente siciliano, abitato da personaggi particolari per la loro caratterizzazione, leggende e racconti riportati che richiamano il folklore e la “parlata” locale.

E accanto al tema principe dell’appartenenza fioriscono nella raccolta le riflessioni sulla figura della madre e della donna, sulla paternità e il coraggio di vivere, sul dolore che la vita infligge e sulla sventura della morte.

La poesia di Girolamo La Marca coglie – parafrasando Aristotele – l’universale nel particolare perché i sentimenti narrati dall’autore sono di tutti.

La Marca rappresenta il canto di una intera comunità, di un piccolo microcosmo che nelle parole e “nelle figurazioni della lingua siciliana” (cit.) ritrova – appunto – se stesso.

Tra gli altri premiati:

Targa Premio all’opera straniera di poesia, tradotta in italiano, “Los rostros del amor – I volti dell’amore”, della poetessa peruviana Gladys Basagoitia Dazza, edizioni Fara.

sezione edita in lingua italiana I Premio a Laura Pugno, con la raccolta “I nomi”

Sezione inediti in lingua siciliana I Premio a Domenico Alvise Galletto, con la lirica “Stasira li nevuli foddi”

Targa Francesco Grisi a Giovanni Ruffino, presidente del Centro Studi Filologici Siciliani, per il complesso della sua notevole ricerca scientifica che ha portato alla realizzazione dell’Atlante Linguistico Siciliano