A cinque giorni dal voto per le primarie in Sicilia con cui il campo progressista il 23 luglio sceglierà il candidato o la candidata alla presidenza della Regione, il dibattito nei partiti si accende di colpo attorno al nome di Raffaele Lombardo.

A dare fuoco alle ceneri è stata la risposta di Caterina Chinnici ieri durante il confronto dei tre candidati (con lei Claudio Fava e Barbara Floridia) a Realmonte (Ag) alla domanda dei cronisti che hanno moderato: l’allargamento del campo oltre che ad Azione, +Europa e Iv può essere esteso anche al Mpa dell’ex governatore?

Il “sì” di Chinnici (è stata assessore nel governo Lombardo) – e che di fronte al volto corrucciato in prima fila del segretario dem Anthony Barbagallo ha poi precisato che la decisione finale spetterà comunque a Pd-M5s e Sinistra – ha scatenato la netta reazione di Claudio Fava:

“Ho grande stima per Caterina Chinnici – afferma Fava – ma devo chiarire che l’apertura fatta a Lombardo e agli autonomisti è per me del tutto irricevibile.

Innanzitutto, perché andrebbe a mettere in discussione lo spirito profondo delle primarie, che erano e restano “primarie del centrosinistra” che vuol dire mettere insieme movimenti, partiti, civismo, associazioni e cittadini che in questi anni si sono opposti al Governo Musumeci e al suo pressapochismo e alla sua arroganza.

Raffaele Lombardo è stato parte integrante di questo governo, esprimendo assessori e prendendo le sue quote di sottogoverno.

Lombardo resta una colonna portante del centrodestra in Sicilia.”

“Ma il problema non è solo quello della coerenza politica – continua Fava – per cui se vuoi governare in modo diverso e lontano da come è stato governato negli ultimi cinque anni non lo fai con chi ha governato in questi cinque anni. Vi è anche un preciso giudizio politico su Raffaele Lombardo come Presidente della Regione. Giudizio che certamente sarà diverso da quello di Caterina Chinnici che di Lombardo è stata Assessore per due anni. Quello Lombardo è stato il peggiore governo della storia: un governo che ci ha portato ad un passo dal dissesto finanziario, che ha presentato un bilancio con 7 miliardi di disavanzo e ha iscritto 14 miliardi di crediti inesigibili, giusto per abbellire i conti, che ha creato 54 partecipate, metà delle quali col bilancio in rosso, usando i fondi europei per clientelismo e sottogoverno.

Un Governo, quello di Lombardo che ha gestito la Sicilia e la Regione come una cosa privata. Insomma, il peggior governo della storia.

E noi vorremmo riconsegnare la Sicilia ai vecchi padroni di allora?

Lo chiedo al Partito democratico e ai suoi elettori, lo chiedo agli elettori del Movimento 5 Stelle, del cui gruppo dirigente registro il silenzio su questo tema: davvero pensiamo che sia questa la discontinuità che proponiamo? Che non ci sia alternativa al rimettere Lombardo e i suoi amici sul trono? Che non ci sia alternativa a governare con i padroni di sempre. Io vi dico che non è così e lo dirò fino all’ultimo giorno di questa campagna elettorale. Se diventerò Presidente della Regione – conclude l’ex presidente dell’antimafia – nel Governo Fava Raffaele Lombardo non entrerà mai.”