Contestazioni Matteo Salvini

Il Pubblico Ministero ha richiesto una condanna a sei anni di reclusione per Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio.

Il caso risale a cinque anni fa, quando Salvini, all’epoca Ministro dell’Interno, bloccò lo sbarco di 147 migranti dalla nave Open Arms a Lampedusa. La procuratrice aggiunta di Palermo, Marzia Sabella, ha dichiarato che il diniego di sbarco ha violato i diritti dei migranti, sostenendo che non c’era motivo per impedire il loro ingresso.

Salvini, in risposta alle accuse, ha pubblicato un video sui social in cui si difende affermando di aver agito in difesa dei confini italiani. Ha dichiarato che mai nessun ministro è stato processato per aver protetto i confini del proprio Paese e ha fatto riferimento all’articolo 52 della Costituzione italiana, sottolineando il “sacro dovere” di difendere la patria. Salvini ha inoltre ricordato che durante il suo mandato gli sbarchi erano diminuiti drasticamente rispetto all’anno precedente.

Secondo la ricostruzione dell’ex ministro, la Open Arms, una nave spagnola di una ONG, aveva inizialmente fatto rotta verso Lampedusa ma poi aveva cambiato destinazione, dirigendosi verso le coste libiche per raccogliere migranti. Salvini sostiene che la nave ha rifiutato l’assistenza offerta da vari paesi, tra cui la Tunisia, Malta e la Spagna, e che ha invece insistito per sbarcare in Italia. Durante la navigazione, la nave avrebbe trattenuto a bordo i migranti per più di venti giorni, nonostante la possibilità di raggiungere la Spagna in 72 ore.

Il processo ha visto l’intervento del legale di Salvini, Giulia Bongiorno, che ha difeso l’operato del suo assistito sottolineando la correttezza delle azioni intraprese e la preoccupazione costante per la salute dei migranti.

Il caso ha suscitato reazioni politiche, con la Premier Giorgia Meloni che ha espresso la sua totale solidarietà a Salvini, affermando che è incredibile che un ministro rischi il carcere per aver difeso i confini nazionali.

L’esito del processo è ancora in sospeso, ma la richiesta di condanna rappresenta un punto critico nel dibattito sull’immigrazione e sulla gestione dei confini italiani.

Davide Difazio, giornalista iscritto all’albo nazionale dei giornalisti, elenco pubblicisti Sicilia, dal 09/05/2003 N° di tessera 098283, protagonista di diverse trasmissioni televisive in Rai e Mediaset ha collaborato con diverse testate giornalistiche nazionali ottenendo risultati lusinghieri. Fondatore della testata giornalistica Siciliareporter.com, in pochi anni , è riuscito a far diventare il portale un importante punto di riferimento per l'informazione siciliana.