Asd Bull Fitness, via Costituzione, 1 a Canicattì

Una delle cose più difficili da ottenere per molte persone sembra essere proprio il dimagrimento, chiaramente un dimagrimento sano, graduale, qualitativo.

Parecchi sono i tentativi delle grandi aziende di fuorviare la popolazione con soluzioni semplici: creme, trattamenti estetici, integratori o tutto ciò che può garantirci dei risultati immediati e duraturi, ma con sacrificio minimo o addirittura nullo. Questo purtroppo è il grande difetto della persona comune: è pigra.

Non segue una dieta bilanciata per più di qualche giorno e non ha alcuna voglia di muoversi o andare in palestra. La cosa più grave di un atteggiamento tanto presuntuoso è la mancata comprensione del profondo legame che sussiste fra stile di vita “sano” e salute.

La nostra salute dipende fortemente da come ci alimentiamo, dallo stile di vita che scegliamo di seguire e dalle nostre scelte anche più banali.

Prima di chiarire quella che è la chiave del dimagrimento, è importante sottolineare che il dimagrimento (o in generale qualsiasi tentativo di migliorare il proprio corpo) non è un obiettivo da perseguire esclusivamente per fini estetici, ma rappresenta un vero e  proprio atto di prevenzione, cura e mantenimento di una salute ottimale. Il corpo sarà bello di conseguenza, ma la cosa più importante sarà esser riusciti a “educarsi” a mangiare correttamente e praticare sufficiente attività fisica.

Il dimagrimento è il risultato di una semplice sottrazione matematica: a fine giornata dobbiamo consumare più calorie di quelle che abbiamo assunto. Per riuscirci in maniera qualitativa non è sufficiente ridurre l’apporto calorico, ma bisogna necessariamente aumentare il dispendio, come? Andando in palestra, scegliendo la bici al posto dell’auto o scegliendo le scale invece dell’ascensore.

Insomma, migliorarsi nei piccoli gesti del quotidiano; poi una dieta bilanciata di nutrienti e correttamente impostata sarà sufficiente a produrre nel tempo i risultati desiderati .

E’ assolutamente sbagliato ridurre eccessivamente la quota calorica giornaliera per compensare un eccesso di pigrizia e quindi mancanza di movimento, il peso scenderà, ma scenderà “male”, intaccando più massa magra del necessario e alterando equilibri ormonali e fisiologici che porteranno soprattutto ad una pericolosa destabilizzazione emotiva e mentale (il cibo diventerà dopo poco tempo un’ossessione e saranno frequenti crisi glicemiche e attacchi di fame, che porteranno ad odiare la dieta per poi abbandonarla e tornar peggio di prima).

Ragioniamo insieme, tutto parte dal nostro fabbisogno, più sarà l’attività fisica maggiore sarà il fabbisogno. Una persona comune che decide di dimagrire con una dieta “fai da te” inizia ad assumere 1200 kcal al giorno, ma senza muoversi, e con un fabbisogno di sole 1500 kcal. Vi sarà un bilancio negativo di 300 kcal al giorno, che il corpo prenderà dalle proprie riserve corporee (in tal caso sarà anche muscolo!).

Si dimagrisce male, soffrendo, con spossatezza e con un crescendo del desiderio di cibo. La stessa persona si affida ad un professionista, ascolta il suo consiglio di andare in palestra, camminare o salire le scale; e il suo fabbisogno sale a 2200 kcal.

La dieta viene impostata a circa 1900 kcal, la differenza nel quotidiano sarà sempre di 300 kcal ma la differenza sarà che la persona “funzionerà” molto meglio, mentalmente e fisicamente, mangiando di più!

Il nostro organismo è come un motore, cammina anche a bassi giri (forte ipocalorica), ma è sicuramente più “reattivo” ed “efficiente” ad alti giri (stesso bilancio calorico negativo ma con molte più calorie a disposizione perché abbiamo alzato il consumo!).

Dott. Danilo Calà Biologo Nutrizionista – Specialista in Nutrizione Sportiva