Secondo quanto emerge dalle intercettazioni dell’operazione antimafia effettuata questa notte dal reparto operativo dei Carabinieri in provincia di Agrigento, la mafia agrigentina controllava e sfruttava il settore del commercio di uva e altri prodotti agricoli nella provincia, soldi che alimentavo business illeciti gestiti dalle cosche locali in particolare il traffico di droga.

Nel blitz “Xydi” sono finiti, oltre ad un’avvocatessa, anche un ispettore e assistente della polizia, secondo quanto emerso dalle indagini, avrebbero favorito Capimafia e boss della Stidda, l’accusa è di concorso esterno in associazione mafiosa, accesso abusivo al sistema informatico e rivelazione di segreti d’ufficio.

L’indagine colpisce le famiglie mafiose agrigentine e trapanesi ed è coordinata dal procuratore di Palermo Francesco Lo Voi, dall’aggiunto Paolo Guido e dai pm Gery Ferrara, Claudio Camilleri e Gianluca De Leo.