In provincia di Agrigento le forze dell’ordine hanno avviato le indagini in seguito alla denuncia di una donna, mamma di due ragazzine di 12 e 13 anni, le quali sarebbero state costrette a compiere atti sessuali filmati e poi diffusi via social.

I video sarebbero stati condivisi in diversi gruppi di WhatsApp. A formalizzare la denuncia è stata la mamma delle ragazzine che ha raccontato tutti i dettagli agli inquirenti che hanno avviato subito le indagini per ricostruire l’accaduto.

A chiedere alle ragazzine di compiere atti sessuali sarebbero stati due 13enni, compagni di classe, le vittime hanno poi raccontato tutto ai genitori facendo così scattare la denuncia formalizzata dalla madre delle giovani.

Le ragazze, secondo quanto emergerebbe dal racconto, sarebbero state bloccate all’interno di un appartamento e minacciate di non poter uscire se non prima di aver compiuto atti sessuali.

Sull’accaduto è stata aperta un’inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica presso il tribunale per i minorenni di Palermo.