Una sensazionale scoperta archeologica che sicuramente farà parlare a lungo è stata fatta nel cuore della Sicilia, a Chiaramonte Gulfi, in mezzo agli uliveti della provincia di Ragusa. Un gruppo di 50 ospiti dello Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), tutti di età compresa tra i 18 e i 25 anni, al termine di scavi resi possibili grazie ad un progetto lavoro che dà loro la possibilità di svolgere attività di vario tipo per una retribuzione di circa 400 euro mensili, sono riusciti a portare alla luce la bellezza quattro tombe inviolate risalenti all’età bizantina. Al momento della scoperta, gli extracomunitari stavano effettuando degli scavi in una necropoli del IV secolo in un campo di ulivi grazie ad un progetto sperimentale della Soprintendenza di Ragusa. Lo stesso assessore regionale ai Beni Culturali, Sebastiano Tusa si è complimentato con i rifugiati, il quale ha definito la loro attività “un progetto modello per l’intera Sicilia”.
Di Pietro Geremia