Gli uomini della squadra mobile hanno arrestato per traffico di sostanze stupefacenti a scuola due giovanissimi: si tratta di S.S., ragusano di 18 anni (all’epoca delle indagini minore) e B.F. ragusano di 21 anni, ma in tutto sono 11 le persone indagate, uno di questi minorenne, ma non per tutti il Gip ha ravvisato esigenze cautelari. L’indagine nasce lo scorso anno in seguito ai servizi di controlli e segnalazioni che evidenziavano la crescente attività di di spaccio ai danni di minorenni, soprattutto nelle scuole e presso i luoghi di ritrovo dei più giovani. Successivamente ad alcuni arresti, che avevano portato a scoprire ingenti quantità di marijuana, la Procura di Ragusa ha autorizzato un’attività d’intercettazione che ha permesso di ricostruire un giro di droga per minorenni e di minorenni. Nonostante la giovanissima età degli indagati, tutti, ma in particolare l’indagato minorenne, avevano raggiunto una professionalità nel trafficare sostanze stupefacenti. Le investigazioni hanno permesso di appurare che il minorenne così come gli altri indagati, cedevano droga prevalentemente a minori, anche all’interno degli spazi della scuola adibiti alle fasi ricreative, da qui il nome dell’operazione. Durante l’intervallo, gli spacciatori contattavano, nel cortile della scuola ed in luoghi un po’ più isolati, lontani dagli occhi dei professori, gli studenti – acquirenti che fumavano direttamente sul posto oppure la portavano a casa. Fondamentale per la raccolta delle prove, il rapporto sinergico instaurato dagli investigatori con i dirigenti scolastici delle scuole interessate. Diversi i giovani acquirenti ascoltati negli uffici della Squadra Mobile insieme con i genitori che, davanti all’evidenza dei fatti, non hanno potuto fare altro che ammettere di aver acquistato decine di volte dosi di marijuana dai soggetti oggi indagati. Dalle indagini e dalle testimonianze acquisite è emerso in modo inconfutabile che gli spacciatori dopo aver effettuato un viaggio a Catania per prelevare la droga (solitamente almeno 500 grammi), contattavano telefonicamente o tramite socialnetwork i giovani clienti chiedendo di incontrarsi. Quello che apparentemente sembrava un incontro tra amici, era invece una cessione di droga così come provato dagli uomini della Sezione Narcotici della Squadra Mobile di Ragusa. Gli scambi di droga avvenivano sempre a scuola o nelle piazze di Ragusa luogo di ritrovo dei più giovani. L’attività investigativa è proseguita anche con intercettazioni dei colloqui tra i familiari degli spacciatori ed i genitori. Quest’ultimi anziché punire severamente i figli, si occupavano di nascondere la droga o di disfarsene per evitare altri problemi in famiglia. Ieri mattina all’alba, gli uomini della Squadra Mobile, per disposizione delle due Procure, si sono recati presso le abitazioni dei destinatari del provvedimento. Tutti sono stati portati in questura per essere sottoposti agli accertamenti sull’identità mediante fotosegnalamento. Successivamente il minore è stato condotto presso una comunità fuori dalla provincia di Ragusa. L’arresto di S.S. è avvenuto in territorio di Siracusa grazie alla collaborazione della Squadra Mobile aretusea.

Fonte: Lasicilia.it