Un fronte unico del Mezzogiorno, formato da sindaci, economisti, imprenditori, giornalisti, vescovi e artisti. È quello che sta nascendo dalla sinergia fra la rete “Recovery Sud”, che è arrivata ormai a 240 amministratori, e altri due movimenti, quello dei 25 docenti e intellettuali che hanno firmato il manifesto “Ricostruire l’Italia con il Sud” e gli animatori della campagna “Vogliamo anche al Sud treni più veloci”.

Le tre aggregazioni stanno convergendo in vista di un confronto con il governo per rivedere e rendere il più possibile orientato verso il Meridione il piano nazionale di ripresa e resilienza. 

Una delegazione di primi cittadini – Pasquale Chieco di Ruvo, Maria Grazia Brandara di Naro, Antonello Velardi di Marcianise, Davide Carlucci di Acquaviva, Tommaso De Palma di Giovinazzo, Mario Cicero di Castelbuono, Fiorenza Pascazio di Bitetto – e il direttore del Gal Sicilia centromeridionale Olindo Terrana hanno incontrato il presidente della Svimez Luca Bianchi, l’economista barese Gianfranco Viesti e la sociologa napoletana Enrica Morlicchio. I sindaci hanno deciso di fare proprio il decalogo degli studiosi, che punta ad ancorare il Recovery Plan a risultati precisi e misurabili in direzione dell’eliminazione del divario, da rendere centrale nel Pnrr.

I sindaci integreranno il manifesto nel documento che hanno già consegnato alla Commissione affari costituzionali della Camera presieduta da Giuseppe Brescia e nel quale confluirà anche il manifesto sull’Alta velocità nell’Italia meridionale promosso dal giornalista Franco Giuliano e sottoscritto già da decine di personalità, dai presidenti di Regione Puglia, Molise e Basilicata ad artisti come Al Bano e Antonio Stornaiolo. E ora anche dalla stragrande maggioranza dei sindaci di Recovery Sud.

Il sostegno all’iniziativa meridionalista è trasversale e va dalla parlamentare 5 Stelle Valentina Palmisano alla forzista Gabriella Giammanco, dal presidente della commissione sviluppo della Regione Puglia Francesco Paolicelli, del Pd, a Ernesto Magorno, di Italia Viva, da Italia in Comune a Capitano Ultimo, assessore all’ambiente in Calabria. 

In testa il Movimento 24 Agosto per l’equità territoriale di Pino Aprile, che dedica continue dirette alla campagna sudista e chiama i territori alla mobilitazione. E intanto da Bruxelles arriva una risposta a Enzo Maiorana, del Movimento Nuovo Sud, che aveva chiesto alla presidente della commissione europea Von Der Leyen er di vigilare sulla distribuzione dei fondi in Italia:

“La Commissione – è stata la risposta dei funzionari Ue – valuterà se il piano contribuisce a ‘rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale e la convergenza’ e se risponde effettivamente alle pertinenti raccomandazioni specifiche per paese”.