Dopo la morte di un uomo avvenuta nel 2009 a seguito di un ricovero in una struttura sanitaria della provincia di Agrigento, la responsabilità del decesso è stata attribuita a errori medici, e la famiglia ha ottenuto un risarcimento di oltre un milione di euro.
I fatti risalgono al 2009, quando l’uomo è stato ricoverato in un reparto di Chirurgia di un ospedale dell’Agrigentino (non specificato negli atti pubblici da parte dell’Azienda sanitaria) e successivamente trasferito in Urologia per una “colica renouretrale”. Le sue condizioni cliniche si sono rapidamente aggravate, portandolo alla morte per shock ipovolemico.
Nel 2010, la famiglia ha intrapreso azioni legali, sostenendo che il decesso del loro caro fosse collegato a errori sanitari. Tale versione ha ottenuto conferma in tre gradi di giudizio, con l’Azienda sanitaria provinciale (Asp) condannata al pagamento di un risarcimento di 950mila euro, a cui si aggiungono spese legali, oneri e interessi.
Le somme, già prelevate dai familiari attraverso un’azione legale di pignoramento sui conti dell’Azienda, sono state ora regolarmente contabilizzate nel bilancio, prelevate dal fondo rischi dell’ente sanitario.