Un negoziante di Tindari è stato brutalmente pugnalato da un ragazzo diciottenne solo per un rimprovero. I poliziotti del commissariato di Patti hanno fermato e posto ai domiciliari il neomaggiorenne che, al momento dell’arresto, aveva ancora indosso gli abiti insanguinati per via dell’accoltellamento. Secondo la ricostruzione dei fatti, avvenuta tramite alcuni testimoni oculari, a far scattare la reazione violenta del giovane sarebbe stato il richiamo da parte dell’esercente a prestare più attenzione alla guida ed a proseguire ad un’ andatura meno pericolosa, soprattutto per la sicurezza dei pellegrini che transitavano lungo la strada in direzione del santuario. Ramanzina decisamente non tollerata dal giovane che avrebbe poi portato all’estrazione del pugnale e infine al ferimento alla mano del commerciante, istintivamente alzata per difendere il corpo.
Di Pietro Geremia