Dopo un’interruzione forzata causata dall’eruzione notturna dell’Etna, l’aeroporto di Catania ha ripreso le operazioni di volo.

La Sac, società che gestisce lo scalo, ha annunciato che, grazie alle operazioni di pulizia e decontaminazione delle piste e delle aree di movimento, è stato possibile ripristinare i decolli.

La sospensione dei voli era stata necessaria a seguito di una spettacolare eruzione del cratere Voragine, che ha generato una fontana di lava e una nube di cenere alta fino a 9.5 km.

Questo evento ha portato alla deviazione di venti voli verso l’aeroporto di Palermo, inclusi collegamenti internazionali e nazionali operati da Ryanair e Lufthansa.

L’aeroporto di Palermo, ha assicurato di aver gestito i voli deviati senza criticità, fornendo assistenza adeguata ai passeggeri, inclusi quelli a ridotta mobilità che sono stati successivamente trasferiti a Catania tramite bus e minivan.

Secondo l’Ingv di Catania, l’attività eruttiva si è gradualmente ridotta terminando intorno all’1:20 dopo aver iniziato alle 0:30. Durante l’eruzione, oltre alla nube eruttiva, sono stati prodotti anche trabocchi lavici dal Cratere Bocca Nuova.

Attualmente, persiste una debole attività esplosiva al cratere Voragine.

I passeggeri sono invitati a verificare lo stato del proprio volo con le compagnie aeree per evitare inconvenienti.

La situazione a Catania rimane sotto stretto monitoraggio da parte delle autorità competenti e dell’Ingv per garantire la sicurezza e la normalizzazione delle attività aeroportuali.