Un’iniziativa per umanizzare l’assistenza nel reparto di medicina generale dell’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento, grazie alla donazione di una libreria ricca di volumi dai Club Rotary locali.
In un gesto di grande umanità e solidarietà, i Club Rotary di Agrigento ed Aragona hanno unito le forze con l’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) per arricchire l’ambiente del reparto di medicina generale dell’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento.
Ieri pomeriggio, martedì 11 giugno, è stata donata una libreria contenente un centinaio di volumi, selezionati per offrire comfort e continuità con la vita quotidiana ai pazienti e ai loro familiari.
La cerimonia di donazione si è svolta alla presenza di numerose personalità, tra cui Giuseppe La Mendola e Celestino Saia, presidenti dei rispettivi Club Rotary, e il commissario straordinario dell’ASP di Agrigento, Giuseppe Capodieci.
Il primario dell’Unità operativa di medicina generale, Giuseppa Mira, ha sottolineato l’importanza della lettura come forma di cura del sé, offrendo ai pazienti non solo una distrazione ma anche una fonte di motivazione e benessere psicofisico.
“Leggere è un modo per prendersi cura di sé,” ha detto il dottor Mira, “e la presenza dei libri in reparto può offrire tanto ai nostri degenti: conforto, motivazione, benessere ed un senso di continuità con la normale quotidianità.”
Il progetto non solo mira a migliorare la qualità della permanenza dei pazienti, ma rappresenta anche un esempio eccellente di come il partenariato tra enti pubblici e associazioni possa produrre risultati significativi per la comunità.
Il direttore sanitario ASP, Emanuele Cassarà, e il direttore sanitario di presidio, Onofrio Cacciatore, hanno entrambi espresso il loro apprezzamento per l’impegno e la professionalità del personale del reparto, sottolineando il valore aggiunto dell’umanizzazione nell’assistenza sanitaria.
Questa iniziativa dimostra il potere del volontariato e dell’associazionismo nel contribuire concretamente al benessere delle persone, enfatizzando l’importanza di ambienti curativi che vanno oltre la mera assistenza medica.


