Un vero e proprio popolo stressato sembra esser diventato quello italiano che ha visto aumentare a dismisura l’uso di tranquillanti, antidepressivi, antipsicotici e benzodiazepine. A rivelarlo è una ricerca fatta dall’Agenzia Italiana del Farmaco che ha posto sul tavolo i risultati di un approfondimento sui consumi degli psicofarmaci da parte degli italiani negli ultimi tre anni, esattamente tra il 2015 e il 2017, dove su un campione di mille abitanti, il consumo di tali medicinali pare sia aumentato dell’1,3% partendo da media di 39,5 dosi giornaliere per arrivare fino a 40,3 dosi. Secondo Massimo Cozza, psichiatra e coordinatore del Dipartimento salute Mentale Asl Rm2 l’aumento nell’impiego di ansiolitici “è un campanello d’allarme che rappresenta una risposta ad aumentati livelli di stress e disagio psichico nella quotidianità”. Rendono la situazione sempre più difficile “una crescente solitudine, un futuro incerto e una sempre maggiore incapacità di gestire le frustrazioni”.
Di Pietro Geremia