In seguito ad un parere richiesto da parte del ministero della Salute sui prodotti contenenti o costituiti da infiorescenze di canapa al Consiglio superiore della sanità, quest’ultimo ha espresso il proprio parere negativo non escludendone addirittura la pericolosità. Secondo Giovanni D’Agata, presidente dello Sportello dei Diritti, “la biodisponibilità di Thc anche a basse concentrazioni non è trascurabile sulla base dei dati di letteratura. Per le caratteristiche farmacocinetiche e chimico-fisiche, Thc e altri principi attivi inalati o assunti con le infiorescenze di cannabis sativa possono penetrare e accumularsi in alcuni tessuti, tra cui cervello e grasso, ben oltre le concentrazioni plasmatiche misurabili; tale consumo avviene al di fuori di ogni possibilità di monitoraggio e controllo della quantità effettivamente assunta e quindi degli effetti psicotropi che questa possa produrre, sia a breve che a lungo termine”. Inoltre, pare che i prodotti attualmente venduti nei canapa shop contenenti infiorescenze di canapa sembrano ricollegarsi legalmente ad un prodotto da collezione e dunque non destinato al consumo. La questione lascia ancora tanti dubbi ai quali il legislatore stesso dovrà quindi cercare di rispondere nel più breve tempo possibile.
Di Pietro Geremia