Trapani

Santa Ninfa: La Corte d’Appello Conferma la Legittimità del Licenziamento di un Dipendente Comunale

Nel 2013, il Comune di Santa Ninfa ha avviato un procedimento disciplinare nei confronti di un dipendente, preposto alla funzione di messo notificatore, a seguito di un controllo ispettivo bancario che aveva rivelato gravi irregolarità.

Al dipendente è stato contestato di aver sottratto posta destinata al Segretario comunale e di aver omesso atti dovuti.

Inizialmente, l’UPD (Ufficio Procedimenti Disciplinari) ha disposto una sospensione dal servizio di sei mesi, ma nel 2015, a seguito di ulteriori indagini, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sciacca ha contestato al dipendente il reato di peculato per l’appropriazione indebita di titoli cambiari per un valore di oltre 64.000 euro.

Di fronte a queste accuse, l’UPD ha riattivato il procedimento disciplinare, culminato nel 2022 con il licenziamento senza preavviso del dipendente.

Quest’ultimo ha impugnato il provvedimento, ma il Giudice del Lavoro del Tribunale di Sciacca ha rigettato il ricorso, riconoscendo la legittimità del licenziamento.

Successivamente, il dipendente ha presentato un reclamo alla Corte d’Appello di Palermo, ma anche in questa sede, il ricorso è stato respinto.

La Corte ha confermato la legittimità del licenziamento, riconoscendo la correttezza dell’intera procedura disciplinare seguita dal Comune di Santa Ninfa, difeso dall’Avvocato Girolamo Rubino.

Inoltre, il dipendente è stato condannato al pagamento delle spese legali in favore del Comune.

Questa sentenza rappresenta un’importante conferma della legittimità delle azioni intraprese dall’amministrazione comunale, sottolineando l’importanza del rispetto delle procedure disciplinari in casi di gravi violazioni delle norme da parte dei dipendenti pubblici.

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Published by
Redazione Giornalistica