La Polizia di Stato di Sciacca ha emesso un provvedimento di interdizione, noto come D.A.C.Ur., nei confronti di 3 giovani che si erano resi protagonisti di una violenta aggressione al titolare di un bar di Sciacca.

La divisione anticrimine della Polizia ha applicato tre provvedimenti di interdizione dal frequentare 3 bar ubicati nella località Stazzone del comune di Sciacca.

I provvedimenti in questione, noti come D.A.C.Ur., emanati con decreto nell’immediatezza della barbara uccisione del giovane Willy Morteiro Duarte, avvenuta nel mese di settembre 2020, in provincia di Frosinone, da cui il nome appunto di DASpo (o anche D.A.C.Ur.)  “Willy”, prevedono una interdizione della frequentazione dei locali pubblici in cui si sono verificati gli episodi di violenza o nelle immediate vicinanze di essi, la cui durata, da 6 mesi a 2 anni, dipende dalla gravità dei fatti e dal grado di pericolosità presunta degli autori.

 L’emissione dei provvedimenti all’indirizzo di tre giovani, G.U. di 35 anni, G.T. di 28 anni e G.M. di 33 anni, si sono resi responsabili dell’aggressione nei confronti del titolare di un bar come reazione all’ennesima richiesta di lasciare il locale, essendo già trascorso l’orario di chiusura imposto dalla normativa anti-Covid.

Ne nasceva un parapiglia in cui restavano coinvolti anche alcuni individui andati in soccorso alla vittima, che aveva termine col l’arrivo delle pattuglie  della polizia e dei carabinieri.

Si contavano tre feriti, con prognosi variabili dai 7 ai 10 giorni, e tra questi due degli aggressori che avevano avuto la peggio.

Uno di essi, proprio colui che aveva riportato la prognosi peggiore, con a carico pregiudizi di vario genere, già lo scorso mese di novembre si era reso responsabile, unitamente ad altri individui, di analoghi fatti dirimpetto a due bar ubicati a breve distanza da quello attuale e per tale motivo il Questore gli aveva irrogato il divieto di frequentare i due esercizi e di stazionare nelle immediate vicinanze degli stessi.

I tre aggressori sono stati quindi interdetti dal frequentare il bar in questione e dallo stazionare nelle immediate vicinanze dello stesso per due anni, inoltre, poiché due di essi si accompagnavano a colui il quale era stato già interdetto dal frequentare i due bar vicini, per come previsto dal citato decreto anche ad essi è stata vietata la frequentazione dei predetti bar e di stazionare nelle immediate vicinanze degli stessi.

Come è da vedersi, trattasi di una normativa abbastanza severa, specie per le conseguenze nel caso di violazione, ed è costante l’impegno che la questura sta mettendo nel monitorare tutti gli episodi di violenza che si verificano in circostanze analoghe, al fine di garantire la massima tutela a quei giovani che, normativa anti-Covid permettendo, desiderano frequentare pub, bar e locali di svago  in piena tranquillità, senza dover temere che bulletti violenti scatenino contro di essi la loro aggressività.