Insegue la moglie per sfregiarla con l'acido

«Preparati il vestito nero» e un minuto dopo, con altro sms: «Ho detto a tua figlia di prepararsi il vestito nero oggi lo battezzano il pedofilo». Questo il tenore delle minacce nella vicenda in cui i suoceri – una palermitana di 45 anni e un calabrese di 53, arrestati dai carabinieri di Siena – osteggiavano il matrimonio della figlia 21enne con un uomo più anziano di lei di 27 anni. Un’avversione tale da far aggredire da altre persone, con getti di acido, in due episodi distinti, il genero, un 48enne che ha subito ustioni e lesioni gravi permanenti. Il primo di questi due sms, che alludeva a un lutto, fu inviato dal calabrese alla figlia 21enne. Il secondo sms venne inviato dallo stesso 53enne alla moglie 45enne, da cui risulta separato. Entrambi i messaggi partirono dal suo cellulare pochi minuti dopo l’attacco con l’acido fatto contro genero 48enne a Torino il 19 aprile scorso. La coppia si era trasferita dalla Toscana in Piemonte proprio per sottrarsi alle persecuzioni, in particolare dopo il primo attacco con l’acido avvenuto il 23 febbraio 2018 a San Gimignano. Non sono gli unici messaggi minatori o frasi contro la figlia e il genero. La stessa madre già nel giugno 2017 in vari modi avrebbe offeso e minacciato la figlia così: «Ti ammazzo, ti levo dal mondo». O scrivendo sulla carrozzeria dell’auto del genero: «Te e tua moglie morite sotto un camion». Il genero veniva definito «pedofilo» negli sms della madre alla figlia: «Digli al pedofilo che è solo l’inizio», «la prossima volta tocca al viso», scrive la 45enne alla figlia dopo il primo attacco con l’acido. Poi, l’11 marzo scorso, sempre la madre scrive alla figlia via sms: «Non mi rispondi dove sei ti veniamo a prendere non avere paura del vecchio a lui pensano i miei amici lo bruciano vivo vienitene a casa». In altro sms il calabrese arrestato scriveva alla moglie 45enne: «Hai fatto bene a buttargli l’acido addosso al pedofilo, lo dovevi ammazzare». La persecuzione ai danni del genero sarebbe andata avanti da tre anni, da quando la figlia aveva sposato quell’uomo più grande di lei di 27 anni. E proprio per il pericolo di reiterazione del reato è stato disposto l’arresto per il 54enne di origine calabrese, alle spalle una condanna per omicidio in parte scontata in un carcere del Senese, e della moglie, separata, 45 anni, nata in Sicilia. A coordinare le indagini la procura di Torino, città dove è avvenuta l’aggressione più grave, il 19 aprile scorso, dopo una prima risalente al 23 febbraio a San Gimignano quando l’uomo riuscì a proteggersi alzando un braccio. Alla coppia, a vario titolo, vengono contestati i reati di maltrattamenti in famiglia, anche nei confronti della figlia, ingiurie e minacce di morte, atti persecutori, comprese scritte come pedofilo sull’auto del genero e lesioni gravi. Fonte: Lasicilia.it (http://www.lasicilia.it/news/cronaca/159889/acido-contro-il-genero-mai-accettato-arrestata-una-palermitana.html)

Davide Difazio, giornalista iscritto all’albo nazionale dei giornalisti, elenco pubblicisti Sicilia, dal 09/05/2003 N° di tessera 098283, protagonista di diverse trasmissioni televisive in Rai e Mediaset ha collaborato con diverse testate giornalistiche nazionali ottenendo risultati lusinghieri. Fondatore della testata giornalistica Siciliareporter.com, in pochi anni , è riuscito a far diventare il portale un importante punto di riferimento per l'informazione siciliana.